5 Ottobre 2023 0 Comments

Dal 1 al 5 ottobre 2023, si è tenuta la conferenza internazionale intitolata “Closed cycles and the Circular Society 2023: The power of ecological engineering” della International Ecological Engineering Society (IEES). L’evento è stato organizzato dal Laboratorio di Ingegneria e Gestione Ambientale della Technical University of Crete.

In questa prestigiosa conferenza, la dottoressa Liviana Sciuto ha presentato uno studio dal titolo “Nature-Based Solutions for flooding risk mitigation in an urban area: The case study of Catania (Sicily, Italy)” realizzato in collaborazione con esperti e professionisti di differenti ambiti disciplinari e docenti del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Feliciana Licciardello, Emanuela Rita Giuffrida, Salvatore Barresi, Vincenzo Scavera, Luca Buscemi, Danilo Verde, Salvatore Barbagallo, Giuseppe Cirelli). La presentazione ha affrontato le sfide e le strategie legate alla gestione dei deflussi in ambiente urbano, in particolare relativamente ad eventi brevi ma intensi, che stanno diventando sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici e dell’urbanizzazione, con significative perdite economiche e minacce alla popolazione. La relazione ha sottolineato l’importanza di adottare misure di adattamento e mitigazione per minimizzare i potenziali danni relativi ai recettori di rischio, quali la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, l’attività economica e le infrastrutture.
In particolare, la relazione si è concentrata sul caso studio del bacino idrografico di Garibaldi-Nesima che fa parte del più ampio bacino idrografico del Torrente Acquicella e si estende all’interno dell’Area Metropolitana di Catania (Sicilia, Italia). L’area oggetto di studio è stata scelta in quanto soggetta negli ultimi decenni a brevi ma intensi eventi temporaleschi, mettendo in crisi il tradizionale sistema di drenaggio con conseguenti danni al Presidio Ospedaliero Garibaldi-Nesima e alle numerose attività commerciali presenti nell’area.

Lo studio ha identificato le aree a rischio idraulico (mediante il software HEC-RAS), utilizzate per la successiva implementazione delle Soluzioni basate sulla Natura (NBS) (tetti verdi, giardini della pioggia, pavimentazioni porose e cisterne di raccolta dell’acqua piovana) e valutazione dei loro effetti di mitigazione del rischio idraulico in termini di riduzione del picco di piena e del volume di deflusso (attraverso il software EPA SWMM). Il modello HEC-RAS è stato testato utilizzando immagini disponibili sul web delle telecamere di sicurezza del traffico e dei cellulari propri della cittadinanza, a causa della mancanza di dati osservati (stazioni idrometriche) nel bacino oggetto di studio. Questa ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto GIFLUID, che esplora strategie e soluzioni innovative per la gestione delle acque e la mitigazione del rischio idrogeologico, con un focus particolare sulle “Soluzioni basate sulla Natura” (NBS) e le infrastrutture verdi.

Scarica qui l’abstract e la relazione presentata

Guarda le immagini relative all’evento

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